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L´opg di Montelupo Fiorentino chiuderà entro la primavera 2015

18-12-2014 11:44 - News
Per Montelupo Fiorentino si prefigura una svolta epocale: l´ospedale psichiatrico giudiziario chiuderà entro la primavera 2015 e la Villa Medicea sarà disponibile per usi civili, in un´ottica di valorizzazione della città. È questo in sintesi il senso della tavola rotonda tenutasi nei giorni scorsi nella sala del Consiglio Comunale di Montelupo Fiorentino alla quale sono stati chiamati ad intervenire il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, Roberto Reggi, direttore dell´agenzia del demanio, Franco Bassanini, presidente della Cassa depositi e prestiti e Carmelo Cantone, direttore interregionale del DAP. Ciascuno degli interlocutori ha aggiunto un tassello importante per definire la situazione.
La Regione Toscana con il Presidente Rossi e l´assessore alla sanità Luigi Marroni ha chiarito la situazione in merito alla chiusura dell´opg. «Abbiamo presentato al Ministero un progetto innovativo per il superamento degli opg che è stato approvato e ritenuto particolarmente innovativo; ed è già previsto uno stanziamento di 12 milioni di euro per la sua attuazione. Alla fine dei conti la situazione più complessa riguarda 28 persone che hanno sia la necessità di essere curate che quella di essere contenute. Rispetto al passato è prevista un´inversione della logica di trattamento per cui prevarrà la componente sanitaria», ha spiegato l´assessore Marroni. Per Rossi si tratta di una decisione storica che cambia una situazione che affonda le sue radici nel 1886 quando la struttura venne adibita a Manicomio Criminale, per poi divenire ospedale psichiatrico giudiziario nel 1975. «Il nostro impegno è chiaro: chiuderemo l´opg entro la primavera 2015, lavoreremo perché la progettualità sul futuro della Villa sia in capo al Comune e avvieremo da subito il percorso affinché anche la struttura dell´Ambrogiana venga riconosciuta dall´Unesco patrimonio dell´umanità », ha chiarito Rossi.
Carmelo Cantone, direttore interregionale del Dap, ha fugato altri dubbi che potevano insistere sul futuro della Villa Medicea di Montelupo: «Dal momento in cui sarà chiuso l´ospedale psichiatrico giudiziario l´amministrazione penitenziaria è disponibile a restituire le chiavi del complesso dell´Ambrogiana alla comunità di Montelupo. Detto questo rimane la nostra disponibilità a studiare soluzioni innovative e a dare il nostro supporto qualora ci venga richiesto». Ovviamente la strada che dalla chiusura dell´opg conduce alla possibilità di cominciare a delineare un nuovo futuro per la Villa è lunga e tortuosa. Il proprietario della struttura sarà a tutti gli effetti il Demanio dello Stato. Il comune ha già richiesto di poter ricorrere al Federalismo Demaniale e proprio la scorsa settimana il Demanio ha concesso al Comune la competenza sulle strade di accesso. «La possibilità di intervenire sulla Villa sarà invece subordinata alla presentazione di un progetto serio e articolato di recupero, elaborato dal comune di concerto con il Demanio e soprattutto con il Mibac. Ovviamente il progetto deve essere sostenibile da un punto di vista di rispetto dei vincoli e anche economicamente», ha spiegato Roberto Reggi, introducendo di fatto uno dei nodi problematici della questione: la sostenibilità economica.
Ovviamente il comune non può essere lasciato solo a giocare questa importante partita ed ha la necessità di essere supportato sia dalla Regione Toscana sia da altri soggetti pubblici e privati. Uno di questi è certamente Cassa di Depositi e Prestiti, il cui presidente Franco Bassanini è intervenuto alla tavola rotonda ipotizzando diversi scenari per il futuro. In particolare ha posto l´accento sull´opportunità di ricercare un partenariato privato e di destinare la struttura almeno in una sua parte ad una funzione turistico/ricettiva.

Di fatto si dovrà agire in tempi brevissimi dopo la dismissione dell´opg per preservare la struttura e sul medio periodo per elaborare un progetto per la destinazione futura della Villa.
«Abbiamo focalizzato la serata su un aspetto che è rimasto marginale al dibattito degli ultimi anni volto a favorire il superamento degli opg e a tutelare gli internati e il personale che con professionalità lavora nella struttura.
Oggi possiamo finalmente parlare del futuro della Villa Medicea. Abbiamo ottenuto rassicurazioni importanti. A questo punto credo che prima di tutto sia necessario rendere nuovamente fruibile la Villa, anche solo abbattendo quel muro che la separa dal resto della città, e poi avviare un tavolo operativo che coinvolga diversi soggetti per elaborare in tempi rapidi un´idea di sviluppo», ha affermato a conclusione della serata il sindaco Masetti.

Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino

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