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Intervento della presidente: "Chi soffre di disturbi mentali merita più attenzione"

16-09-2016 16:40 - News
"Non parliamo di salute mentale solo quando accadono fatti di cronaca. A Prato è necessario che la politica affronti una volta per tutte questo enorme problema - i servizi socio-sanitari- che pesa sulla nostra città e sui cittadini da troppo tempo senza alcuna soluzione o peggio ancora, proposta. Il tema della sofferenza psichica o della malattia mentale è ancora troppo spesso dimenticato dai dibattiti pubblici. Invece vorremmo avere delle risposte per la persona che ieri ha attraversato un momento di forte crisi, e sapere che avrà un sostegno appena sarà dimesso dal reparto di psichiatria. Un percorso di supporto per guarire. Come accade per tutte le altre malattie. Ricordiamo che la salute è un diritto di tutti invece se soffri di disturbi mentali esistono cittadini di serie A e di serie B. Senza entrare nel merito della vicenda, ci chiediamo se è stato rispettato prima di tutto il protocollo d´intesa siglato a marzo 2016 tra le polizie municipali dei Comuni della Provincia di Prato, Asl, zona distretto di Prato per la corretta e omogenea esecuzione delle procedure relative ai Trattamenti sanitari obbligatori (Tso) e gli Accertamenti sanitari obbligatori (Aso). Perché queste sono situazioni molto delicate sulle quali infatti noi insieme ad altre associazioni, alla Asl e Comune abbiamo organizzato l´anno scorso un corso di formazione per volontari. L´obiettivo era migliorare nei volontari le capacità di supporto dei soggetti in un momento critico del loro percorso o nel corso di un´emergenza che preveda l´intervento del 118 e l´efficacia di supporto alla persona di fronte a un ricovero. Nella convinzione che in un trattamento sanitario obbligatorio (che è appunto un trattamento quindi fa parte della cura) la presenza di un familiare o di un utente psichiatrico debitamente formato potrebbe essere un valido supporto per gestire la persona in stato di crisi. Poi come spesso accade finito il corso, mantenere la rete con le istituzioni diventa impossibile. Del resto in una città che ha un Centro di Salute mentale come quello di via Torino l´immagine rende bene l´idea dell´importanza che si dà non solo ai pazienti e ai familiari ma anche a psichiatri e operatori. La sede è vero cambierà ma questo non basta. A Prato ce ne vorrebbero almeno due di Centri con più personale che per esempio potrebbe aiutare i familiari di pazienti che non vogliono assumere i farmaci. Perché non tutti hanno la possibilità di spostarsi. Forse questa sarà l´occasione per avere una risposta ufficiale dalla Società della Salute con informazioni su copie sono o saranno organizzati i servizi socio sanitari a Prato? Noi abbiamo denunciato anche alla Sds oltre che al sindaco, in Commissione, alla Asl, la situazione di grave difficoltà che sta vivendo Prato: mancanza di servizi adeguati, di informazione e di sostegno ai familiari delle persone con disturbo psichico ai quali spesso non viene data neanche una informazione completa su quali siano i loro diritti e i servizi a loro dedicati. Per questo non ci stupisce quanto è accaduto, per noi sono storie di tutti i giorni. Ma ricordiamo che queste sono emergenze sanitarie: è una persona che si trova in un momento di crisi (così come una persona che sta avendo un attacco di cuore) e che il Trattamento sanitario obbligatorio è un trattamento, appunto. Da parte delle associazioni, noi ci siamo per aiuto e supporto, e non siamo poche. Servirebbe la rete con le istituzioni perché rappresentiamo una risorsa preziosa. Dispiace, infine, che questo fatto sia avvenuto proprio nei giorni in cui si sta svolgendo il Trofeo Aurora di cui invece si potrebbe parlare di più, anche solo per verificare e raccontare quante esperienze positive e momenti di aggregazione ci sono. Dalla malattia mentale si può guarire".

Fonte: Tirreno - Prato

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